Alta Via Bepi Zac - 05 agosto 2012


Comincio subito col dire che è stata una gita stupenda e a detta dei partecipanti anche molto interessante. Abbiamo percorso una cresta che è stata parte della prima linea austriaca nel corso della prima guerra mondiale.

Il tempo per fortuna ha retto davvero bene.


Partiti dalla piazza di Sporminore con il pullman arriviamo al Passo San Pellegrino e dopo una veloce colazione al bar ci incamminiamo per i il sentiero n° 604. Dopo circa un’ora e mezza raggiungiamo il passo delle Selle dove, dall'omonimo rifugio, godiamo di uno splendido panorama sul gruppo del Latemar e del Catinaccio. Qui ha inizio la via attrezzata “Bepi Zac”. Saliamo a destra del passo per una ripido pendio  ed in cima decidiamo di sostare per un quarto d’ora, tempo necessario per indossare imbrago e casco. Il percorso è subito piacevole e complessivamente non faticoso per di più l'essere in cresta ci fa godere di ottimi panorami a 360° sui gruppi dolomitici della val di Fassa come il Sasso Piatto, il Sella, la Marmolada e i Monzoni oltre a quelli già citati prima. Contrariamente a quel che pensavamo, oggi non siamo in molti a percorrere questo sentiero. Proseguiamo, tra gallerie e trincee, passando accanto a baraccamenti e muretti a secco, ricoperti di splendide e colorate fioriture. Un venticello dispettoso ci fa togliere e rimettere continuamente la giacca, ma le condizioni meteo rimangono stabili. La cosa che credo abbia fatto più impressione sono le gallerie costruite dai soldati austriaci alcune delle quali conservate come allora e tranquillamente percorribili. Arriviamo sulla cima Campagniaccia (2737) dove decidiamo di sostare per il pranzo. Da qui poi  proseguiamo in direzione cima Costabella da dove si può ammirare una fantastica postazione di vedetta. In breve un facile sentiero ci porta alla forcella Ciadin che per noi rappresenta il termine dell’escursione poiché da qui parte il sentiero di rientro per il passo San Pellegrino.  In alternativa si potrebbe proseguire per il gruppo Cima dell’Uomo ma essendo classificato come sentiero per esperti abbiamo deciso di non percorrerlo. Scendiamo inizialmente per ripidi ghiaioni e successivamente tra prati erbosi passando per la Baita Paradiso dove decidiamo di fare una breve sosta. Dopo aver assaggiato qualche gustoso dolce fatto in casa e bevuto una buona Weizen ci incamminiamo per la strada sterrata che in una mezzoretta ci riporta a Passo San Pellegrino dove troviamo il pullman che ci aspetta per il rientro.

 

-Franzoi Alessandro-

 

Cliccca sulla foto qui sotto per vedere l'album completo!

Clicca sulla foto per vedere l'album completo
Clicca sulla foto per vedere l'album completo