Comincio subito col dire che è stata una gita stupenda e a detta dei partecipanti anche molto interessante. Abbiamo percorso una cresta che è stata parte della prima linea austriaca nel corso della prima guerra mondiale.
Il tempo per fortuna ha retto davvero bene.
Partiti dalla piazza di Sporminore con il pullman arriviamo al Passo San Pellegrino e dopo una veloce colazione al bar ci incamminiamo per i il sentiero n° 604. Dopo circa un’ora e mezza
raggiungiamo il passo delle Selle dove, dall'omonimo rifugio, godiamo di uno splendido panorama sul gruppo del Latemar e del Catinaccio. Qui ha inizio la via attrezzata “Bepi Zac”. Saliamo a destra del passo per una ripido pendio ed in cima decidiamo di sostare per un quarto d’ora,
tempo necessario per indossare imbrago e casco. Il percorso è subito piacevole e complessivamente non faticoso per di più l'essere in cresta ci fa godere di ottimi panorami a 360° sui gruppi
dolomitici della val di Fassa come il Sasso Piatto, il Sella, la Marmolada e i Monzoni oltre a quelli già citati prima. Contrariamente a quel che pensavamo, oggi non siamo in molti a percorrere
questo sentiero. Proseguiamo, tra gallerie e trincee, passando accanto a baraccamenti e muretti a secco, ricoperti di splendide e colorate fioriture. Un venticello dispettoso ci fa togliere e
rimettere continuamente la giacca, ma le condizioni meteo rimangono stabili. La cosa che credo abbia fatto più impressione sono le gallerie costruite dai soldati austriaci alcune delle quali
conservate come allora e tranquillamente percorribili. Arriviamo sulla cima Campagniaccia (2737) dove decidiamo di sostare per il pranzo. Da qui poi proseguiamo in direzione cima Costabella
da dove si può ammirare una fantastica postazione di vedetta. In breve un facile sentiero ci porta alla forcella Ciadin che per noi rappresenta il termine dell’escursione poiché da qui parte il
sentiero di rientro per il passo San Pellegrino. In alternativa si potrebbe proseguire per il gruppo Cima dell’Uomo ma essendo classificato come sentiero per esperti abbiamo deciso di non
percorrerlo. Scendiamo inizialmente per ripidi ghiaioni e successivamente tra prati erbosi passando per la Baita Paradiso dove decidiamo di fare una breve sosta. Dopo aver assaggiato qualche
gustoso dolce fatto in casa e bevuto una buona Weizen ci incamminiamo per la strada sterrata che in una mezzoretta ci riporta a Passo San Pellegrino dove troviamo il pullman che ci aspetta per il
rientro.
-Franzoi Alessandro-
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